Questi autori hanno arruolato 16.492 pazienti con diabete mellito di tipo 2 che avevano una storia, o che erano a rischio per eventi cardiovascolari a ricevere saxagliptin o placebo e li hanno seguiti per 2,1 anni. L’obiettivo primario era la morte per eventi cardiovascolari, infarto del miocardio o ictus ischemico. Uno degli eventi dell’obiettivo primario si è verificato in 613 pazienti trattati con saxagliptin e in 609 di quelli trattati con placebo (7,3% e 7,2%, rispettivamente, hazard ratio con saxagliptin 1,00; 95% intervallo di confidenza [CI], da 0,89 a 1,12; P=0,99 per la superiorità; P<0,001 per la non inferiorità). Più pazienti nel gruppo trattato con saxagliptin sono stati ospedalizzati rispetto a placebo (3,5% vs 2,8%; hazard ratio 1,27; 95% CI, da 1,07 a 1,51; P=0,007). La somministrazione di saxagliptin non ha nè aumentato nè ridotto il tasso di eventi ischemici, anche se il tasso di...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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