Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Cahill LE della Harvard School of Public Health di Boston. Dal momento che saltare i pasti è associato con eccesso di peso corporeo, ipertensione, insulino-resistenza, ed elevate concentrazioni di lipidi a digiuno, invece, non è noto se tali abitudini alimentari indipendentemente dalla composizione dietetica influenzano il rischio di malattia coronarica (CHD). Pertanto i ricercatori hanno voluto esaminare in modo prospettico abitudini alimentari e rischio di CHD. Sane abitudini alimentari, compresa la prima colazione, sono stati valutate in 26.902 operatori sanitari americani uomini di età compresa tra i 45 e gli 82 anni. Durante i 16 anni di follow-up, sono stati diagnosticati 1.527 casi di CHD. Modelli proporzionali di Cox sono stati utilizzati per stimare i rischi relativi e gli intervalli di confidenza al 95% per malattia coronarica, corretto per dati...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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