Questi autori hanno valutato la relazione tra indice di massa corporea (BMI), mortalità e morbidità cardiovascolare in uno studio prospettico. Sono stati arruolati 12.025 pazienti diabetici (54% uomini, età media 60±15 anni) e sono stati seguiti per 10±4 anni durante i quali si sono verificati: una sindrome coronarica acuta (ACS) in 1.098 (9%) soggetti, un evento cerebrovascolare in 893 (7%) e un’ospedalizzazione per scompenso cardiaco in 731 (6%) soggetti; 4.125 (34%) sono morti. Il rischio di ACS è risultato più basso nei soggetti con BMI normale è aumentato progressivamente all’aumentare del quartile di BMI, essendo maggiore nei soggetti obesi (BMI >30 HR 1.49; 95%CI 1.24-1.79; p30 HR 1.53 95% CI 1.53; 95% CI 1.24-1.88; p30) (HR 0.75 95% CI 0.69-0.82). Dopo aver aggiustato i dati per le varie comorbidità, i risultati non sono stati risultati significativamente variati, mentre lo sono stati dopo l’aggiustamento per età. Gli...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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