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Anche nel diabete di tipo 1 si produce un po' di insulina...
Fonte: Diabetologia 2013; doi: 10.1007/s00125-013-3067-x.

In questo studio è stato somministrato un pranzo misto durante un test di tolleranza in 74 volontari con diabete mellito di tipo 1 di lunga durata (>5 anni). Sono stati valutati i livelli di C-peptide a digiuno e dopo stimolazione usando una tecnica di elettroluminescenza (con un limite di rilevazione di 3.3 pmol/l), e il rapporto C-peptide urinario:creatinina (UCPCR). Dopo la stimolazione il C-peptide è stato identificato a livelli molto bassi (>3.3 pmol/l) in 54 dei 74 (73%) pazienti. In tutti i pazienti con livelli di C-peptide dosabili, il C-peptide è aumentato (n = 43, 80%) o è rimasto lo stesso (n = 11) in risposta al pasto, senza una caduta dei livelli (p<0.0001). Con l’aumentare della durata della patologia, i livelli assoluti di C-peptide si sono ridotti sebbene il numero di soggetti con C-peptide identificabile siano rimasti alti (68%, i.e. 25 di 37 pazienti con una durata di diabete...continua a leggere

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