Questo studio ha voluto comparare gli effetti di carvedilolo e nebivololo sull’assetto emocoagulativo in soggetti con scompenso cardiaco. Per tale motivo, 61 pazienti con frazione d’eiezione ≤ 40% sono stati randomizzati a ricevere carvedilolo (n=31) oppure nebivololo (n=30), per sei mesi. All’inizio ed al termine di tale periodo sono stati valutati i comuni parametri emocoagulativi, mediante metodiche gold standard. I risultati ottenuti hanno dimostrato come carvedilolo abbia indotto una significativamente maggiore riduzione del volume piastrinico medio rispetto a nebivololo (7.7 ± 1.0 fL vs 8.0 ± 0.7 fL, P=0.05). I livelli di fibrinogeno e D-dimero erano invece ugualmente diminuiti in entrambi i gruppi di trattamento. Le interazioni tra emocoagulazione e beta bloccanti, pertanto, meritano senz’altro il disegno e la conduzione di ulteriori studi ad hoc.
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