Non solo prevenzione dell’ictus ma anche del declino cognitivo e della demenza. E’ possibile un approccio più olistico alla gestione della FA? News dal 6th Congresso della Asian Pacific Heart Rhythm Society.

Dal 3 al 6 Ottobre si è tenuto, ad Hong Kong, il sesto Congresso della Asian Pacific Heart Rhythm Society (APHRS) con la partecipazione di 2.500 congressisti, 600 relatori e moderatori e la presentazione di 800 comunicazioni in rappresentanza di 31 paesi. In particolare, tra i relatori e moderatori, folta è stata la partecipazione dei paesi occidentali (USA, Europa, Italia). Numerosi aritmologi italiani sono stati invitati a far parte della faculty. Nonostante siano stati trattati molti temi relativi alla elettrostimolazione e alla elettrofisiologia, gli argomenti caldi sono stati la fibrillazione atriale con particolare riguardo alla prevenzione dell'ictus con i nuovi anticoagulanti orali. La lettura magistrale inaugurale è stata tenuta da A. John Camm su un tema inconsueto e stimolante che ha riguardato la possibile associazione tra la fibrillazione atriale (FA) e la demenza. Attualmente, il 2% della popolazione è affetta da FA con una prevalenza in netta crescita prevista fino al 5-6% nel 2050. Allo stesso modo, è in aumento anche la prevalenza della demenza che, nel 2010, ha colpito circa 35 milioni di pazienti con un incremento di 8 milioni di casi ogni anno e con una stima di costi di 604 miliardi di dollari USA all'anno. Una interessante...continua a leggere