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Terapia chelante, diabete e IMA
Fonte: CIRCOUTCOMES 2013; doi: 10.1161/​CIRCOUTCOMES.113.000663.

Lo studio Assess Chelation Therapy (TACT) ha mostrato i benefici della terapia chelante a base di EDTA in pazienti con età ≥50 anni con pregresso infarto del miocardio. È stato valutato se questo sia vero anche nei soggetti diabetici. I pazienti hanno ricevuto 40 somministrazioni di EDTA o placebo. Un totale di 633 (37%) pazienti avevano il diabete (322 EDTA e 311 placebo). EDTA ha ridotto l’endpoint primario (morte, re-infarto, ictus, rivascolarizzazione coronarica, ospedalizzazione per angina; 25% versus 38%; hazard ratio 0,59; 95% intervallo di confidenza [CI], 0,44-0,79; P<0,001) nei 5 anni. Il risultato è rimasto significativo anche dopo la correzione di Bonferroni per i vari sottogruppi (99,4% CI, 0,39-0,88; adjusted P=0,002). La mortalità per tutte le cause è stata ridotta dalla terapia chelante (10% versus 16%; hazard ratio, 0,57; 95% CI, 0,36-0,88; P=0,011), così come l’endpoint...continua a leggere

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