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Studio ENGAGE AF-TIMI 48: edoxaban riduce il rischio di emorragie senza rinunciare alla prevenzione dell’ictus

Fonte: American Heart Scientific Session 2013, Dallas Texas

Protagonista alla sessione dei Late Breaking Clinical Trial dell’American Heart Association (AHA) di quest’anno è stato il trial ENGAGE AF-TIMI 48 (Effective Anticoagulation with Factor Xa Next Generation in Atrial Fibrillation - Thrombolysis in Myocardial Infarction). Lo studio ha dimostrato come entrambe le dosi studiate, 60 e 30 mg/die di edoxaban, nuovo anticoagulante orale che agisce sul fattore Xa, hanno registrato una riduzione significativa dei sanguinamenti maggiori rispetto a warfarin. Lo studio ENGAGE AF-TIMI 48, pubblicato in simultanea sul New England Journal of Medicine con la presentazione di Robert P. Giugliano del Brigham and Women Hospital di Boston, ha arruolato 21.105 pazienti con fibrillazione atriale a moderato-alto rischio di ictus cerebri in 46 paesi (1.393 centri). I soggetti arruolati sono stati randomizzati ad alta (60 mg/die) o bassa (30 mg/die) dose di edoxaban versus warfarin. I pazienti sono stati seguiti per una media di 2,8 anni. Il tasso di ictus annuale – end point di efficacia primaria dello studio - è stato 1,18% nei pazienti trattati con 60 mg/die di edoxaban vs 1,5% nel gruppo trattato con warfarin (HR 0,79; 97,5% CI 0,63-0,99, p<0,001 per la non inferiorità) e 1.61% nel gruppo edoxaban a basso dosaggio (30 mg/die) (HR 1,07; 97,5 CI 0,87-1,31, p=0,005 per la non inferiorità). Nello studio, la dose da 60 mg di edoxaban...continua a leggere

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