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Diagnosi e Trattamento delle Stenosi Carotidee

Diagnosi e Trattamento delle Stenosi Carotidee

Focus sulle linee guida ESC sulla diagnosi e trattamento delle arteriopatie periferiche

Nel mondo occidentale, l'ictus ischemico ha un grande impatto sulla salute pubblica come prima causa di disabilità a lungo termine e terza causa di morte. La mortalità per ictus varia dal 10% al 30%, con un elevato rischio di eventi ischemici neurologici e cardiaci nei pazienti sopravvissuti. Il rischio di ictus e attacco ischemico transitorio (TIA), definiti in molti studi come deficit neurologici transitori di solito della durata di 1-2 ore e non più di 24 ore, aumenta con l'età. L’aterosclerosi delle grandi arterie, e specificatamente la stenosi dell’arteria carotide interna, rappresenta circa il 20% di tutti gli ictus ischemici. La stenosi carotidea è considerata sintomatica in presenza di TIA o ictus che colpiscono il territorio corrispondente entro i 6 mesi precedenti. Ai fini delle presenti linee guida, il termine stenosi carotidea si riferisce ad una stenosi della porzione extracranica dell'arteria carotide interna, e il grado di stenosi è stabilito secondo i criteri NASCET. Nel North American Symptomatic Carotid Endarterectomy Trial (NASCET), il rischio di recidiva di ictus ipsilaterale nei pazienti con stenosi carotidea sintomatica trattati in modo conservativo è stato del 4,4%/anno per le stenosi 50-69% e del...continua a leggere

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