I due approcci nella gestione clinica e terapeutica del diabete mellito a confronto nei grandi trial d’intervento presentati al congresso ADA ‘08.

Numerose evidenze hanno dimostrato come la presenza di diabete mellito aumenti in modo significativo il rischio di sviluppare eventi cardiovascolari maggiori come infarto del miocardio, ictus cerebrale, insufficienza renale terminale e scompenso cardiaco congestizio e come tale patologia sia associata ad una significativa riduzione dell’aspettativa di vita media nella popolazione generale a livello mondiale. Nell’ambito delle strategie terapeutiche volte a prevenire o mitigare il progressivo sviluppo delle complicanze macrovascolari (eventi cardiovascolari maggiori) e microvascolari (nefropatia, retinopatia, neuropatia su base diabetica) nel paziente affetto da diabete mellito, negli ultimi anni si è andato affiancando, ad un efficace controllo glicemico, un obiettivo non meno importante, ossia il controllo rigoroso della pressione arteriosa basato sull’impiego di farmaci che possano anche conferire benefici specifici e che consentano anche di realizzare una protezione d’organo. In quest’ottica, l’impiego di farmaci che interferiscono con l’attività del sistema renina-angiotensina (RAS), rappresenta oggi la scelta d’elezione nei pazienti affetti da ipertensione arteriosa e diabete mellito. Alla...continua a leggere