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La valutazione del rischio coronarico: i soggetti asintomatici
PAOLO Salvini1, GIACOMO Di Bona2
1 già Cardiologia per l’Emergenza - Azienda Ospedaliera S. Camillo Forlanini - Roma
2 UO Cardiologia Interventistica - Azienda Ospedaliera S. Camillo Forlanini - Roma Sempre più frequentemente si rivolgono al cardiologo adulti totalmente asintomatici e senza storia clinica di cardiopatia che, preoccupati di solito dalla presenza di famigliarità per malattie di cuore o dal rilievo di altri fattori di rischio, richiedono una valutazione della propria condizione cardiovascolare. Tale atteggiamento è lodevole e da incoraggiare perché è noto che il processo aterosclerotico alla base della coronaropatia, che costituisce il grosso delle malattie cardiovascolari, inizia già in età giovanile e rimane totalmente asintomatico per un lungo periodo di tempo. Riuscire ad individuare la presenza di una significativa coronaropatia prima della comparsa di un evento cardiaco maggiore, le cui conseguenze oltre a poter essere immediatamente letali rischiano quanto meno di compromettere in maniera importante e permanente la performance cardiaca, è una sfida che ci troviamo a fronteggiare ogni giorno.
Per alcuni esiste già una risposta: TAC coronarica a tutti gli adulti asintomatici sopra i 40 anni! Chiaramente non è questa ancora la soluzione non fosse altro che per le giuste cautele di tipo...continua a leggere
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