Introduzione

La sezione Heart & Brain del portale CardioLink, realizzata con un grant incondizionato di Daiichi-Sankyo, nasce dall’esigenza di diffondere, confrontare e implementare le conoscenze sulle interazioni tra cuore e cervello, in generale nelle loro funzioni e, in particolare, in relazione alle patologie di uno o di entrambi gli organi. In un’era in cui la medicina si affida a super-specializzazioni e a tecnologie altamente sofisticate, il medico è sempre più spinto verso una visione organo-centrica della patologia. Ogni Specialista guarda al suo organo di competenza (Cardiologo-cuore; Neurologo-cervello; ecc) in una spasmodica ricerca della causa di malattia concentrata sull’organo di cui si è specialisti. In molti casi, tale visione limita notevolmente la comprensione dei meccanismi e delle interazioni complesse che riguardano la fisiopatologia del nostro organismo inteso come l’insieme di organi complementari e spesso sinergici. La medicina, nella accezione più alta del termine, non deve perdere la visione del paziente nella sua interezza mantenendo una metodologia diagnostica che, partendo dall’anamnesi, riservando a nostro parere anche attenzione agli aspetti psico-sociali, sulla base di una ipotesi diagnostica, utilizzi in maniera appropriata i test clinici e strumentali considerando e ricercando anche le interazioni fra gli organi mediata dal sistema neuro-endocrino in una visione olistica del paziente. L’Area Cuore-Cervello di AIAC (Associazione Italiana Aritmologia e Cardiostimolazione) nasce da queste considerazioni e dalla convinzione che il cuore e il cervello siano due organi intimamente connessi nel loro funzionamento tanto che una malfunzione dell’uno può determinare una patologia dell’altro e viceversa. A tutt’oggi, per molte patologie, non è ancora chiaro quale dei due organi sia a determinare per primo l’inizio della malattia.
Due esempi, peraltro, molto frequenti nella popolazione generale, possono essere portati a sostegno di tale convinzione: la sincope e la fibrillazione atriale. La sincope è una perdita di coscienza determinata da una riduzione improvvisa e transitoria del flusso ematico al cervello e, in particolare, alla corteccia cerebrale. La riduzione del flusso ematico può essere causata da un riflesso vagale mediato dal sistema nervoso autonomo e regolato dal sistema nervoso centrale che causa bradicardia e ipotensione e ridotta gettata cardiaca. La ipoperfusione cerebrale può anche essere causata da un riflesso simpatico che può indurre una tachiaritmia talmente veloce da determinare una caduta della portata cardiaca. La comparsa di aritmie sia lente che rapide nel contesto di una cardiopatia ha le stesse, e talvolta più gravi, conseguenze sul cervello. La fibrillazione atriale può determinare perdita di coscienza, TIA e ictus cerebrale sia come conseguenza di una patologia cardiaca strutturale o, se indotta, da un ipertono del vago o del simpatico (Figura 1).

Si intuisce, dunque, come tali meccanismi di interazione tra cuore cervello siano complessi ma attualmente non del tutto noti. Nasce, dunque, l’esigenza di mettere insieme contributi di Specialisti di vari settori della medicina che, comunicando le loro esperienze cliniche e le loro conoscenze scientifiche, contribuiscano ad uscire da una ristretta visione organo-centrica e ad entrare in un’ottica clinica più ampia.
A tale scopo, il piano editoriale dell'area web di cardiolink.it  Heart & Brain prevede il contributo di Cardiologi, Neurologi, Neuro-fisiologi, Internisti, Endocrinologi, Psicologi su temi che sottintendono una interazione tra cuore e cervello.

Fabrizio Ammirati, MD, FESC
Direttore Dipartimento di Medicina
UOC Cardiologia
Ospedale G. Grassi- Policlinico Di Liegro
ASL Roma D

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