A BEATIFUL MIND

La Cardiologia Riabilitativa: una tappa fondamentale nel percorso del cardiopatico.

Si è appena conclusa a Genova la X edizione del Congresso di Car­diologia Riabilitativa organizzato dal GICR-IACPR, l’As­so­cia­zione Ita­liana per la Pre­ven­zio­ne e Ria­bilitazione Cardio­va­sco­lare. Dal primo congresso di Villa­si­mius so­no passati quasi 20 anni e tap­pa dopo tappa sia­mo arrivati ad oggi, in un percor­so che ha visto la no­stra as­sociazione evolversi da un gruppo di studio composto da cultori della riabilitazione cardio­lo­gica e della valutazione fun­zio­nale ad una So­cietà Scien­­tifica connotata ormai co­me punto di riferimento nel mon­do della prevenzione e della prevenzione se­con­daria in particolare. Questo pro­cesso di evoluzione è stato ac­com­pagnato an­che dal cambiamento che ha su­bito il no­me, pas­sando dal glo­rioso GIV­F­RC, all’attua­le GICR-IACPR che, do­po una fase di transizione, di­ven­terà sem­pli­ce­mente IACPR, un nome ambizioso per una So­cietà Scientifica che, pur mantenendo so­lide radici nella Car­dio­lo­gia riabilitativa, intende estendere il suo raggio di azione a tutto il mon­do della prevenzione delle malattie cardiovascolari, pro­po­nen­dosi co­me naturale in­ter­lo­cu­tore in Italia delle iniziative europee del­l’EAC­PR. Il con­gresso di Genova, a giudicare anche dai “rumors” raccolti tra i partecipanti, è stato ap­prez­zato nei contenuti, condiviso nel­le scelte, partecipato da tutte le Aree che compongono la no­stra As­so­cia­zione. Sulla scia di quanto accadu­to lo scorso anno a Car­dio­pre­vent, abbiamo avuto sessioni mol­to dinamiche, caratterizzate da dis­cus­sio­ni animate, in cui si è percepito l’at­tenzione e l’interesse ai temi trat­­tati. La pre­sentazione in anteprima dei dati dello studio ICAROS, il simposio congiunto con l’ANM­CO, le due main session sul­la rete del car­diopatico post-acuto e cronico, la tavola ro­tonda che si è svolta il sabato sulla organizzazione a livello ministeriale, regionale e ospedaliero della cardiologia ria­bilitativa sono sta­te alcune delle sessioni più parteci­pate. Ma il congresso è stato anche l’occasione per prendere co­scienza del li­vello scientifico raggiunto dalle Aree non mediche che fanno par­te a pieno titolo della nostra As­so­cia­zio­ne. Il congresso na­zio­­na­le, co­me tradizione, sancisce il pas­saggio di consegne tra il vecchio ed il nuovo di­rettivo elet­to. È anche il momento per fare dei bilanci: nel biennio in cui ho condotto da Presidente il GICR-IACPR sono state portate a termine numerose iniziative. Lo stu­dio ICAROS (Ita­lian survey on CAr­diac Reha­bi­li­ta­tiOn and Se­­condary prevention after car­­­diac revascularization) co­sti­­tuisce, a mio av­viso, il fiore all’occhiello di questo biennio. È stata una straordinaria dimostrazione delle potenzialità del gruppo, capace di fare ricerca, di produrre dati as­so­lutamente originali, con un investimento di risorse limitato. Si è delineato lo scenario del follow up del paziente rivascolarizzato, il suo destino in termini di eventi, di aderenza alla terapia e di assorbimento di risorse. In am­bito di formazione, come è tradizione del GICR-IACPR, sono sta­ti portati avanti progetti innovativi che hanno ri­scon­trato un forte ap­prez­za­mento da parte dei partecipanti e delle aziende che ci hanno supportato, tanto da prevedere nuo­ve edizioni anche per il pros­simo an­no. Le iniziative Ga­meon, Dis­co­ver, Cuore cervello e rene, Race hanno visto la par­tecipa­zione di circa 12.000 Me­dici, tra colleghi Cardiologi, altri Spe­cia­listi e Me­dici di Me­dicina Ge­nerale. In particolare con questi ultimi, il GICR ha sempre cercato di instaurare rapporti privilegiati che consentano di tracciare percorsi condivisi di continuità assistenziale, per far sì che non si perdano a distanza i brillanti risultati raggiunti nel­la fase acuta. Cre­do che vadano considerati punti qualificanti di questo biennio l’aver aderito all’invito dell’ANMCO a partecipare alla Commissione sui cri­teri di ap­propriatezza ai ri­co­veri in Cardiologia Riabilitativa con un ruolo di af­fian­camento che non potesse la­sciare adito ad accuse di autoreferenzialità. L’idea originale è nata dalla considerazione che, alla luce di dati epidemiologici impressionanti su quali potrebbero essere i po­tenziali beneficiari di un program­ma di Cardiologia riabilitativa degenziale, vanno definiti criteri di priorità che consentano di identificare i pazienti per i qua­­li un passaggio in CR è ineludibile e quelli per i quali un programma più agile di prevenzione secondaria, basato sull’evidence based medicine, può essere sufficiente. Il lavoro fatto dalla commissione è stato completato ed è ora a disposizione della co­munità cardiologica. Il GICR-IACPR ha partecipato, con grosso impegno di uomini e di idee, alla realizzazione del Pia­no di riordino della Ria­bili­ta­zio­ne, voluto dal Mini­stero della Sa­lute, coordinato dal Prof. Mas­simo Fini. Il Piano, che è stato pre­sentato alla stampa il 6 ottobre u.s., costituisce, a mio avviso, un’op­portunità che la Car­dio­lo­gia Riabilitativa deve saper co­gliere in futuro. In particolare, il riconoscimento dell’alta complessità, da un lato e il governo clinico, definito sulla base di competenze specifiche maturate in CR, costituiscono le maggiori novità ris­pet­to al passato. Toc­ca alla no­stra As­sociazione, adesso, lavorare per l’im­plementazione del Pia­no, in particolare per quanto concerne la definizione dei criteri che identificano l’expertise in CR. La successiva pubblicazione dei lavori della sottocommissione cardiologi­ca consentirà di approfondire al­cuni aspetti che, per ragioni di spazio, non hanno trovato posto nella versione breve iniziale. La sempre maggiore considerazione della nostra associazione non solo in campo italiano, ma an­che in Europa, è testimoniata dalla no­mina di nostri soci a ri­coprire ruo­li importanti del­l’EA­CPR. A partire dal presidente del­­l’EA­CPR (Pan­taleo Giannuzzi) a tanti altri impegnati a vario titolo nei nu­cleous in cui è costituita l’EACPR. Il grande lavoro svolto a livello regionale ha consentito alla CR di entrare a pieno titolo nella stesura di numerosi documenti di programmazione, se non di Piani sanitari regionali. Il lavoro svolto in Campania, Liguria, Lo­m­bar­dia e Veneto è a disposizione di tutti i nostri soci per cercare di estendere, anche ad altre regioni, quanto ottenuto. Puntualità nel­le uscite, contenuti interessanti e serenità da un punto di vi­sta amministrati­vo sono stati tre degli obiettivi che in questo biennio sono stati rag­giunti dal Monaldi Archives, la nostra rivista ufficiale. Una radicale trasformazione ha subìto il sito. www.iacpr.it è adesso un si­to molto più dinamico che, grazie ad una piattaforma diversa, può ospitare progetti di ricerca ed ICAROS ne è una dimostrazione; consente la formazione a distanza, permette a tutti i soci da casa di pagare le quote associative, di esprimere le proprie preferenze elettorali, di partecipare a social forum su argomenti di interesse preventivo e riabilitativo. Il sito e il giornale so­no lì a disposizione per far girare idee, proposte, percorsi. Solo da questo verrà una crescita per tutti noi. Insomma, le nostre “materie pri­me” sono di prima qualità: abbiamo maturato esperienza, rispetto, autorevolezza per proporci a pie­no titolo come referenti nel mon­do della prevenzione delle malattie cardiovascolari.

Carmine Riccio
U.O. Cardiologia Clinica e Riabilitazione Cardiologia
Dip. di Scienze cardiovascolari A.O. S. Anna e S. Sebastiano di Caserta

 
ENRICO MARIA GRECO
Mi fa piacere questa Crescita e condivido i miei pazienti con le attività riabilitative....Purtroppo esistono Centri ove la Riabilitazione cardiologica resta una pura degenza...
inserito il: 08-02-2011 13:02
 
 
FILIPPO DELRIO
la riabiliatzione cardiologica dell'ischemico trattato rappresentera' sempre piu' un aspetto culturale ( sia per il medico che per il pz ) del quale non si potra' piu' fare a meno
inserito il: 08-02-2011 13:43
 
 
DAVIDE GIROLA
Sta crescendo la consapevolezza dell'esigenza di una "posologia dell'esercizio"....
inserito il: 09-06-2011 20:53