Il dolore da neuropatia periferica diabetica è un predittore di depressione più forte rispetto alle altre complicanze e comorbidità dovute al diabete

Fonte: Diab Vasc Dis Res. 2016 Jun 22. pii: 1479164116653240. D'Amato C.

La prevalenza della depressione nella popolazione con diabete è doppia rispetto a quella della popolazione non diabetica. Il ‘peso’ che il soggetto con diabete sopporta, che favorisce la depressione, è generato dall’influenza della malattia sullo stile di vita e dal timore o dalla presenza delle complicanze. Un esempio di questa situazione è il link tra depressione e polineuropatia diabetica dolorosa; purtroppo una qualsiasi forma di depressione compromette il controllo della patologia metabolica favorendo quindi a sua volta lo sviluppo delle complicanze. Le poche informazioni disponibili riguardo la complessa relazione tra diabete e depressione e neuropatia e depressione non permettono tuttavia ad oggi di ipotizzare  che il trattamento della depressione possa migliorare il controllo della malattia e delle sue complicanze. L’obiettivo dello studio è stato quello di verificare l’effetto indipendente della neuropatia dolorosa (PDPN) e non (DPN) sulla depressione. A 181 soggetti con diabete di tipo 1 e 2, di età compresa tra 18-75 anni, sono stati somministrati i seguenti questionari: Michigan Neuropathy Screening Instrument (MNSI-Q), Michigan Diabetic Neuropathy Score (MDNS). È stato effettuato lo studio della conduzione nervosa con EMG e la valutazione del dolore neuropatico mediante DN4 e la Numerical Rating Scale (NRS). In base ai punteggi i soggetti sono stati classificati come PDPN+ (polineuropatia dolorosa), DPN+ (polineuropatia non dolorosa) e DPN- (assenza di polineuropatia). La depressione è stata valutata mediante il test Beck Depression Inventory II.
Dei soggetti reclutati, 25 risultavano PDPN+, 46 DPN+ e 110 DPN-. Trentasei soggetti avevano una diagnosi di depressione lieve-moderata ed erano soprattutto donne con complicanze retiniche e renali, scarso controllo glicemico ed altre comorbidità. La prevalenza di depressione era tuttavia maggiore nei soggetti con PDPN (44%) e DPN+ (26%) rispetto ai soggetti DPN- (10%). La PDPN si associava alla depressione indipendentemente da altre comorbidità e caratteristiche cliniche e biochimiche della popolazione studiata. In conclusione, la depressione era maggiore nei soggetti con PDPN e DPN. Tuttavia la sola PDPN si associava indipendentemente da altre condizioni e comorbidità alla depressione sia nel tipo 1 sia nel tipo 2 e questo dato è abbastanza originale.

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