SGLT2-inibitori in pazienti adulti con cardiopatie congenite
Fonte: ACC Congress 2024 - Neijenhuis RML, MacDonald ST, Zemrak F, et al. J Am Coll Cardiol. Published online March 12, 2024. doi:10.1016/j.jacc.2024.02.017.

Uno studio presentato al congresso ACC e pubblicato sul "Journal of the American College of Cardiology" ha esplorato l'effetto degli SGLT2-inibitori in un gruppo di pazienti adulti affetti da cardiopatie congenite, valutando sicurezza, tollerabilità ed effetti a breve termine legati allo scompenso cardiaco. Considerando l'elevata morbilità e mortalità associata allo scompenso in questa popolazione, dove le opzioni terapeutiche basate su solide evidenze sono scarse, questo studio multicentrico retrospettivo assume un'importanza cruciale. Dal 2016 al 2023, lo studio ha arruolato 174 pazienti trattati con SGLT2-inibitori presso quattro centri europei specializzati in cardiopatie congenite adulte. Lo studio ha rivelato che il trattamento con SGLT2-inibitori è generalmente sicuro e ben tollerato, con solo il 10,3% dei pazienti che ha riportato effetti collaterali e il 6,9% che ha interrotto permanentemente il trattamento. Importante risulta il dato sul tasso di ospedalizzazione per HF, che ha mostrato una significativa riduzione da sei mesi prima a sei mesi dopo l'inizio del trattamento con SGLT2-inibitori. I risultati indicano che gli SGLT2-inibitori potrebbero offrire benefici significativi per i pazienti adulti con cardiopatie congenite, suggerendo la necessità di ulteriori ricerche prospettiche randomizzate per investigare i potenziali vantaggi di questa classe di farmaci in tale popolazione. Questo studio rappresenta un passo avanti nell'identificazione di nuove strategie terapeutiche per affrontare l'insufficienza cardiaca in pazienti con condizioni complesse e sottolinea l'importanza dell'innovazione farmacologica nel campo delle cardiopatie congenite adulte.

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