Miglioramento della prognosi dello shock cardiogeno con il dispositivo Impella
Fonte: ACC Congress 2024 - Møller JE, Engstrøm T, Jensen LO, et al. NEJM 2024 (doi: 10.1056/NEJMoa2312572).

Nello studio DanGer Shock, l'impianto della pompa a flusso micro-assiale Impella CP si è dimostrata capace di aumentare la sopravvivenza a sei mesi tra i pazienti con infarto miocardico e sopraslivellamento del segmento ST (STEMI) complicato da shock cardiogeno. Lo studio, condotto presso 14 centri in Danimarca, Germania e Regno Unito, ha analizzato i dati di 355 pazienti trattati per STEMI con shock cardiogeno (età mediana 67 anni, 79% uomini), randomizzati a ricevere la terapia standard o la terapia standard più una pompa Impella CP prima, durante o fino a 12 ore dopo l’angioplastica. L'endpoint primario, morte per qualsiasi causa, si è verificato in 82 dei 179 pazienti (45,8%) nel gruppo con pompa e in 103 dei 179 (58,5%) pazienti nel gruppo di cura standard (hazard ratio, 0,74; 95% CI, 0,55-0,99; p=0,04). Il numero di pazienti da trattare per evitare una morte è stato pari a 8. È stata inoltre osservata una riduzione nell’endpoint secondario comprendente necessità di un ulteriore supporto meccanico cardiaco, trapianto di cuore o morte per ogni causa, che si è verificato nel 94 (52,5%) dei pazienti di quel gruppo rispetto a 112 (63,6%) nel gruppo di cura standard (HR 0,72; CI 95%, 0,55-0,95). L’endpoint di sicurezza comprendente sanguinamento grave, ischemia agli arti, emolisi, fallimento del dispositivo o peggioramento dell’insufficienza aortica si è verificato in 43 pazienti nel gruppo con pompa e 11 nel gruppo di cura standard (rischio relativo, 4,74; 95% CI, 2,36-9,55). Nel gruppo con pompa, il numero necessario per nuocere è stato pari a 6. Il rischio relativo di sanguinamento moderato o grave è stato 2,06, di ischemia agli arti 5,15, di terapia sostitutiva renale 1,98 e di sepsi 2,79. Un'analisi dei sottogruppi ha indicato che i pazienti con bassa pressione sanguigna di base potrebbero trarre maggior beneficio dalla pompa, un risultato che gli autori ritengono coerente con i dati sperimentali.

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