Manifestazione atipica e destruente di feocromocitoma
Fonte: European Heart Journal 2010; 31 (11): 1336 

altUna donna di 69 anni precedentemente in buona salute è stata ricoverata con un quadro di insufficienza multiorgano dopo 7 giorni di diarrea, disturbi addominali, affaticamento accompagnati da pallore e dolore ingravescente delle estremità. Anche se inizialmente normale, la sua pressione sanguigna è diventata incontrollabile con letture fino a 250/110 mmHg entro le 72 h dall'ingresso. Le catecolamine plasmatiche hanno rivelato valori significativamente elevati di  normetanefrina libera di 34.000 pmol / L (normale <900 pmol / L) e metanefrina di 10.000 pmol/L (normale <500 pmol/L), valori altamente sospetti di feocromocitoma. La tomografia computerizzata addominale ha confermato una massa circolare di 5 cm di diametro  in prossimità del rene sinistro, senza evidenza di metastasi extra-surrenaliche. Il feocromocitoma associato a ischemia acuta periferica è estremamente raro e si pensa che sia dovuto ad una intensa vasocostrizione cutanea come conseguenza di un eccesso di catecolamine. I dati dimostrano una significativa correlazione negativa tra i livelli plasmatici delle catecolamine ed il flusso di sangue della cute, mentre non è stata dimostrata una correlazione positiva con la dimensione del tumore e livelli di catecolamine. I sintomi classici di iperidrosi, mal di testa intermittente e palpitazioni sono spesso assenti e grave ipertensione sostenuta si osserva in meno della metà dei casi segnalati. Purtroppo, non vi era alcuna traccia di precedenti episodi ipertensivi o dei classici sintomi nel caso di questa paziente alla quale, dopo la rimozione del tumore, sono stati eseguiti interventi di amputazione bilaterale delle gambe sotto al ginocchio e delle mani a livello delle metacarpo-falangee per la presenza di gangrena. Dopo mesi di riabilitazione intensiva, è stata in grado di tornare a casa, ma con gravi danni irreversibili. Il nostro caso sottolinea l'aggressività potenziale di un feocromocitoma non diagnosticato e sottolinea l'importanza di un alto indice di sospetto clinico e meticoloso follow-up dei pazienti ipertesi.

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  • Correlazione tra OSAS e valvulopatie cardiache
    Fonte: Pelaia C, Armentaro G, Miceli S et al. Front Med (Lausanne). 2021 Aug 9:8:667522. PMID: 34434938. PMCID: PMC8380810. DOI: 10.3389/fmed.2021.667522. Sebbene i disturbi respiratori del sonno siano noti come una fonte rilevante di rischio cardiovascolare, vi è una sostanziale mancanza di studi volti a valutare l'eventuale presenza di associazioni tra OSAS (sindrome delle apnee notturne) e cardiopatie valvolari (VHD). Pertanto è stato condotto uno studio che ha reclutato 411 pazienti, di cui 371 con OSAS ed ogni paziente è stato valutato mediante esame obiettivo, ecocardiografia, monitoraggio cardio-respiratorio notturno ed esami di laboratorio. È stato rilevato un aumento statisticamente significativo della prevalenza di VHD in relazione a valori elevati dell'indice di apnea e ipopnea (AHI)...leggi la news
  • Le statine aumentano il rischio di sviluppare diabete?
    Fonte: Cholesterol Treatment Trialists’ (CTT) Collaboration, Lancet Diab and Endocr. 2024; doi:10.1016/S2213-8587(24)00040-8. Vari report passati hanno evidenziato un effetto metabolico negativo delle statine, indicando un possibile aumento del rischio di nuova insorgenza di diabete di circa il 10% rispetto al placebo. Tuttavia, si sa poco su quali tipologie di persone siano particolarmente a rischio, e sugli effetti della terapia con statine sul controllo glicemico nelle persone con diabete noto. Una recente meta-analisi ha esaminato l'impatto della terapia con statine sul rischio di sviluppare il diabete, utilizzando i dati dei singoli partecipanti di 23 studi per un totale di oltre 150.000 pazienti. I risultati hanno rivelato che rispetto al placebo, la terapia con statine a bassa...leggi la news
  • Fibrillazione atriale e cancro: un binomio sempre più frequente
    Fonte: Chen et al https://doi.org/10.1093/eurheartj/ehae222. La coesistenza di fibrillazione atriale (FA) e cancro mette alla prova la gestione di entrambi. Recentemente è stato pubblicato uno studio che ha analizzato l’epidemiologia della coesistenza di fibrillazione atriale e cancro. Utilizzando le statistiche nazionali olandesi, sono stati identificati individui con FA incidente (n = 320.139) o cancro (n = 472.745) durante il periodo 2015-2019. Gli abitanti olandesi senza storia di fibrillazione atriale (n = 320.135) o di cancro (n = 472.741) sono stati abbinati come coorti di controllo in base alle caratteristiche demografiche. Sono stati determinati la prevalenza di cancro/FA al basale, il rischio a 1 anno di diagnosi di cancro/FA e il relativo andamento temporale. L'associazione tra...leggi la news
  • Correlazione tra alti livelli di LDL e presenza di calcificazioni coronariche
    Fonte: Rikhi R, Schaich C. L, Hafzalla G. W et al. European Journal of Preventive Cardiology. https://doi.org/10.1093/eurjpc/zwae049. Alti livelli di colesterolo sd-LDL-C (small dense-LDL-C) aumentano il rischio di malattie cardiovascolari aterosclerotiche (CVD). Sebbene la calcificazione delle arterie coronarie (CAC) sia ampiamente utilizzata per predire gli eventi CVD, pochi studi hanno esaminato la relazione tra sd-LDL-C e CAC. Pertanto è stato condotto uno studio multietnico che ha incluso 4672 individui senza CVD nota (età media 61 anni), al fine di valutare la relazione tra sd-LDL-C e la presenza di CAC: è emerso come un valore più elevato di sd-LDL-C sia associato alla presenza di CAC, al di là dell'LDL-C totale. Tuttavia occorrono ulteriori studi al fine...leggi la news

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