• La supplementazione di chetoni nell’HFpEF migliora l’emodinamica ma non la capacità di esercizio
    Fonte: Selvaraj S et al. JACC Heart Fail. 2025. doi: 10.1016/j.jchf.2025.03.002. Nel trial randomizzato crossover KETO-HFpEF è stato valutato se la supplementazione acuta con chetoesteri (ketone esters, KE) potesse migliorare la tolleranza all’esercizio in pazienti con scompenso cardiaco a frazione di eiezione preservata (heart failure with preserved ejection fraction, HFpEF). Sono stati arruolati 20 partecipanti sintomatici, sottoposti in sequenza a KE e placebo, con due endpoint... Aggiungi commentoleggi la news
  • Relative flow reserve con PET di perfusione: distinguere coronaropatia ostruttiva da non-ostruttiva
    Fonte: Lopez DM et al. Circ Cardiovasc Imaging. 2025. doi: 10.1161/CIRCIMAGING.125.018323. In questa analisi post hoc di un trial multicentrico di fase III sull’imaging con 18F-flurpiridaz è stato valutato il contributo diagnostico della relative flow reserve (RFR) ottenuta con tomografia a emissione di positroni per distinguere malattia coronarica ostruttiva da forme non ostruttive. Sono stati inclusi 231 pazienti con quantificazione assoluta del flusso sanguigno miocardico (myocardial... Aggiungi commentoleggi la news
  • BMI e prognosi a 10 anni dopo angioplastica coronarica: l’enigma dell’obesity paradox
    Fonte: Scalamogna M et al. Eur J Prev Cardiol. 2025. doi:10.1093/eurjpc/zwaf753. Il ruolo dell’indice di massa corporea (body mass index, BMI) nella prognosi a lungo termine dopo angioplastica coronarica percutanea (percutaneous coronary intervention, PCI) con impianto di stent a rilascio di farmaco (drug-eluting stent, DES) è rimasto a lungo oggetto di dibattito. Un’analisi combinata di cinque trial randomizzati con follow-up decennale ha valutato l’associazione tra BMI e mortalità... Aggiungi commentoleggi la news
  • Associazione tra il livello massimo di troponina e la prognosi nei pazienti ricoverati in unità di terapia intensiva cardiovascolare
    Fonte: Loutati R,et al. Int J Cardiol. 2024 Dec 15;417:132556. doi: 10.1016/j.ijcard.2024.132556. Epub 2024 Sep 11. PMID: 39270942. La troponina cardiaca ad alta sensibilità (hs-cTn) è un biomarcatore chiave per il danno miocardico, ma il suo valore prognostico nelle unità di terapia intensiva cardiovascolare (ICCU) rimane poco chiaro. Pertanto l'obiettivo di questo studio era valutare l'associazione tra i livelli massimi di hs-cTn e la prognosi nei pazienti ricoverati in ICCU. Tutti i... Aggiungi commentoleggi la news

Primo Piano

Attendi...
loading
3-2020
DiabeLink
ANTICOAGULANTI ORALI? MAI STATI COSÌ SICURI!
AUTOMONITORAGGIO GLICEMICO E TERAPIA DEL DIABETE
Guida Sicura
Speciale
BBMAX
Best Practice
OpenLab
Experience Desk