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| Verapamil efficace come antidiabetico? Sembrerebbe di sì! |
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Fonte: Diabetes 2012; 61(4): 848-856.
Sebbene la perdita di massa β-cellulare sia uno dei processi più importanti nella progressione del diabete, non ci sono terapie che rallentino questo processo. È stato recentemente identificato un recettore TXNIP che potrebbe avere un ruolo a riguardo. La glicemia e il diabete regolano l’espressione di TXNIP, e la sua iper-produzione provoca l’apoptosi β-cellulare. Trovare un farmaco che inibisca l’espressione di TXNIP sarebbe un passo molto importante; questi autori hanno scoperto che il calcio antagonista verapamil inibisce l’espressione di TXNIP nelle cellule INS-1 e nelle insule umane, aumentando i livelli endogeni di insulina. Verapamil sembra anche promuovere la sopravvivenza β-cellulare e migliorare la sensibilità all’insulina nei topi. Quindi, per la prima volta, è stato identificato un farmaco che può inibire espressione di TXNIP, aumentare la sopravvivenza β-cellulare e prevenire, e persino migliorare, l’andamento del diabete. |
- Nuove opzioni terapeutiche per l’ipertrigliceridemia severa
Fonte: AHA Congress 2025. Al congresso AHA 2025 di New Orleans sono stati presentati dati che potrebbero cambiare lo scenario terapeutico nei pazienti con ipertrigliceridemia severa (500–2.000 mg/dL), popolazione ad alto rischio sia di pancreatite acuta sia di complicanze cardiovascolari e metaboliche. Due strategie innovative – il triplo agonista sperimentale DR10624 e l’antisenso olezarsen mirato ad apoC-III – mostrano riduzioni profonde e consistenti dei trigliceridi, con segnali di beneficio clinico che vanno oltre il semplice controllo biochimico. DR10624 è un farmaco first-in-class che attiva contemporaneamente i recettori di FGF21, del glucagone e del GLP-1, con l’obiettivo di modulare in modo sinergico metabolismo lipidico, glucidico ed epatico. In uno studio di fase 2, randomizzato e in...leggi la news - Una terapia genica contro la dislipidemia
Fonte: AHA Congress 2025. Una singola infusione di terapia sperimentale CRISPR-Cas9 diretta contro angiopoietin-like protein 3 (ANGPTL3) apre un nuovo scenario nel trattamento delle dislipidemie ad alto rischio: in un trial di fase 1 si è osservata una riduzione di circa il 50% del colesterolo LDL e di circa il 55% dei trigliceridi, con effetti che si mantengono per almeno 60 giorni dopo una sola somministrazione. Lo studio, first-in-human, ha arruolato 15 pazienti con ipercolesterolemia non controllata, ipertrigliceridemia o dislipidemia mista in terapia ipolipemizzante massimale; i partecipanti hanno ricevuto una singola dose endovenosa di CTX310 (0,1–0,8 mg/kg), una terapia di editing genomico in vivo veicolata da nanoparticelle lipidiche e progettata per inattivare in modo permanente...leggi la news - Zalunfiban preospedaliero migliora gli esiti nello STEMI
Fonte: AHA Congress 2025. Il trial CELEBRATE ha mostrato che una singola iniezione sottocutanea di zalunfiban – nuovo inibitore del recettore piastrinico GPIIb/IIIa – somministrata al primo contatto medico in pazienti con sospetto STEMI può migliorare gli esiti clinici senza incrementare il sanguinamento maggiore. In questo studio di fase 3, 2.467 pazienti sono stati randomizzati a zalunfiban 0,11 mg/kg, zalunfiban 0,13 mg/kg o placebo in aggiunta alla terapia di riperfusione standard, con somministrazione sul territorio (abitazione, ambulanza) o in Pronto Soccorso. L’endpoint primario, valutato con un modello gerarchico che ordinava sette esiti a 30 giorni (morte per tutte le cause, ictus, reinfarto, trombosi di stent, scompenso cardiaco nuovo o ri-ospedalizzazione, infarto di maggiori dimensioni o...leggi la news - La risonanza magnetica cardiaca da stress migliora diagnosi e qualità di vita nei pazienti con ANOCA
Fonte: AHA Congress 2025. Il trial CorCMR dimostra che una gestione guidata dalla risonanza magnetica cardiaca da stress (stress CMR) è superiore alla sola angiografia coronarica nel valutare pazienti con angina sospetta e coronarie non ostruttive (ANOCA), portando a diagnosi più accurate di angina microvascolare e a un netto miglioramento di sintomi e qualità di vita a 12 mesi. In questo studio randomizzato e in cieco, 250 adulti con angiogramma recente privo di stenosi significative sono stati sottoposti a stress CMR: in metà dei casi i risultati di perfusione e flusso miocardico sono stati resi noti a cardiologi e pazienti per guidare trattamento e definizione diagnostica, mentre nell’altro gruppo le decisioni cliniche si sono basate...leggi la news
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verapamil usato dagli AA.
Staremo a vedere....!
Ci fu però un periodo in cui si disse che rallentava l'insorgenza della nefropatia diabetica poi tutto ciò scomparve ( a parte il fatto che se si riduce la PA si rallenta comunque la progressione della nefropatia).
Speriamo che il buon vecchio verapamil questa volta riesca nell'intento.
Comunque l'orientamento al risparmio della beta cellula è la strada principe della ricerca sul Diabete, pertanto qualsiasi spunto è da approfondire.
Sarà interessante vedere come questa scoperta possa essere sviluppata ulteriormente e se il verapamil si confermerà come un farmaco efficace nel prevenire e migliorare il decorso del diabete.
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