Ultimi Blog Inseriti
- CALCOLO DEL FILTRATO GLOMERULARE
(40 commenti) - Metoprololo e allucinazioni visive...una serie di case report
(6 commenti) - Vericiguat e Sacubitril/Valsartan: l’unione fa la forza?
(1 commento) - Sacubitril/valsartan nel paziente con insufficienza mitralica funzionale: i dati dello studio PRIME
(1 commento) - Verapamil efficace come antidiabetico? Sembrerebbe di sì!
(13 commenti) - È improbabile che il consumo di caffeina causi fibrillazione atriale anzi un consumo abituale può ridurne il rischio
(32 commenti) - Effetti del sildenafil sulle funzioni ventricolare e vascolare nello scompenso cardiaco con frazione di eiezione conservata
(3 commenti) - Antagonisti del recettore dell'endotelina nella fibrosi polmonare idiopatica: cè ancora da lavorare..
(3 commenti) - Ossido nitrico sintasi: regolazione e funzione
(3 commenti) - L’aspirina in prevenzione primaria: quali sono i rischi e i benefici? Risultati di una review e metanalisi
(2 commenti)
| Verapamil efficace come antidiabetico? Sembrerebbe di sì! |
|
|
Fonte: Diabetes 2012; 61(4): 848-856.
Sebbene la perdita di massa β-cellulare sia uno dei processi più importanti nella progressione del diabete, non ci sono terapie che rallentino questo processo. È stato recentemente identificato un recettore TXNIP che potrebbe avere un ruolo a riguardo. La glicemia e il diabete regolano l’espressione di TXNIP, e la sua iper-produzione provoca l’apoptosi β-cellulare. Trovare un farmaco che inibisca l’espressione di TXNIP sarebbe un passo molto importante; questi autori hanno scoperto che il calcio antagonista verapamil inibisce l’espressione di TXNIP nelle cellule INS-1 e nelle insule umane, aumentando i livelli endogeni di insulina. Verapamil sembra anche promuovere la sopravvivenza β-cellulare e migliorare la sensibilità all’insulina nei topi. Quindi, per la prima volta, è stato identificato un farmaco che può inibire espressione di TXNIP, aumentare la sopravvivenza β-cellulare e prevenire, e persino migliorare, l’andamento del diabete. |
- Sussidio alimentare e pressione arteriosa: quando la scelta del cibo fa la differenza
Fonte: Berkowitz SA et al. JAMA Intern Med. 2025. doi:10.1001/jamainternmed.2025.5287. L’insicurezza alimentare – ovvero la difficoltà ad accedere in modo regolare a cibo sano e sufficiente – è associata a un peggiore controllo pressorio, ma le modalità di intervento non sono equivalenti. In uno studio clinico randomizzato su 458 adulti con ipertensione e insicurezza alimentare, condotto in due reti cliniche del North Carolina, sono stati confrontati un sussidio per alimenti sani utilizzabile nei supermercati, la consegna a domicilio di pasti pronti salutari, il counseling sullo stile di vita e due diverse durate dell’intervento (6 o 12 mesi). Dopo 6 mesi, il sussidio alimentare ha ridotto maggiormente la pressione arteriosa sistolica rispetto ai pasti pronti (132.8...leggi la news - Frazione d’eiezione e scompenso cardiaco: una relazione a U
Fonte: Chang H.C., et al. DOI: 10.1002/ejhf.70061. Questo studio ha valutato il legame tra l’intero spettro della frazione di eiezione ventricolare sinistra (LVEF) e il rischio di peggioramento dello scompenso cardiaco (HF). Sono stati analizzati 93.694 pazienti consecutivi sottoposti a ecocardiografia (età mediana 62 anni; 51,4% uomini), con categorizzazione della LVEF per classi di 5%, da <20% a ≥70%. L’endpoint primario era un composito di mortalità per qualsiasi causa o peggioramento dello HF; endpoint secondari erano mortalità totale, morte cardiovascolare e peggioramento clinico documentato di HF. Nel follow-up mediano di 8,3 anni, l’endpoint primario si è verificato nel 34,6% dei pazienti. È stata osservata una relazione a U, con rischio minimo per valori di LVEF...leggi la news - L’outcome a lungo termine dopo trattamento invasivo con catetere in pazienti con embolia polmonare acuta
Fonte: Watanabe et al 10.1016/j.jacadv.2025.101770. Nonostante il crescente utilizzo di terapie basate su catetere (CBT) per l'embolia polmonare (EP) acuta, le prove relative all'outcome a lungo termine sono limitate. Recentemente è stato effettuato uno studio il cui obiettivo era indagare l'efficacia della CBT per l'EP a rischio alto e intermedio negli adulti anziani. Sono stati inclusi i beneficiari del servizio Medicare di età compresa tra 65 e 99 anni ricoverati per EP dal 2017 al 2020 e sono stati confrontati gli outcome intraospedalieri e a lungo termine tra i pazienti trattati con e senza CBT. Si sono eseguiti il peso del punteggio di propensione e le analisi con variabile strumentale. Sono stati inclusi 6.742 e...leggi la news - Una dieta equilibrata vince sul lungo periodo nella remissione del prediabete
Fonte: Zhu R et al. Diabetologia. 2025. doi:10.1007/s00125-025-06124-7. Il raggiungimento della remissione del prediabete è oggi considerato un obiettivo chiave nella prevenzione del diabete di tipo 2, ma la composizione ottimale della dieta a lungo termine resta oggetto di dibattito. In una sottoanalisi del trial multinazionale PREVIEW, che ha coinvolto 1.856 adulti con sovrappeso o obesità e prediabete, i ricercatori hanno confrontato due strategie alimentari dopo una fase iniziale di rapido calo ponderale: una dieta ad alto contenuto proteico e a basso indice glicemico (low-glycaemic index, GI <50) e una dieta “prudente” con apporto proteico moderato (15% dell’energia) e indice glicemico moderato (GI >56), in linea con le linee guida generali. Dopo 1 anno, il...leggi la news
Ultimi Blog Inseriti
- CALCOLO DEL FILTRATO GLOMERULARE
(40 commenti) - Metoprololo e allucinazioni visive...una serie di case report
(6 commenti) - Vericiguat e Sacubitril/Valsartan: l’unione fa la forza?
(1 commento) - Sacubitril/valsartan nel paziente con insufficienza mitralica funzionale: i dati dello studio PRIME
(1 commento) - Verapamil efficace come antidiabetico? Sembrerebbe di sì!
(13 commenti) - È improbabile che il consumo di caffeina causi fibrillazione atriale anzi un consumo abituale può ridurne il rischio
(32 commenti) - Effetti del sildenafil sulle funzioni ventricolare e vascolare nello scompenso cardiaco con frazione di eiezione conservata
(3 commenti) - Antagonisti del recettore dell'endotelina nella fibrosi polmonare idiopatica: cè ancora da lavorare..
(3 commenti) - Ossido nitrico sintasi: regolazione e funzione
(3 commenti) - Antialdosteronici: E’ arrivato il momento di modificare la terapia medica dello scompenso cardiaco?
(10 commenti)
Contenuti più bloggati
- Medico … cura te stesso!!!
(44 commenti) - Quanto tempo deve durare la fibrillazione atriale per iniziare l'anticoagulante?
(33 commenti) - Un ECG ingannevole
(33 commenti) - Col BBS son dolori…
(25 commenti) - una POLICITEMIA VERAmente pericolosa
(25 commenti) - Anticoagulanti ed antiaggreganti: come far coesistere due spinose realtà. La difficoltà di scegliere la terapia adatta nei pazienti con comorbidità
(24 commenti) - L’inibizione del CETP torna alla ribalta: i dati del REVEAL mostrano che l’anacetrapib ha ridotto gli eventi coronarici maggiori in oltre 30.000 pazienti
(23 commenti) - “RITMO SINCOPATO”
(23 commenti) - Un secondo parere
(23 commenti) - Alto rischio di morte nei pazienti con fibrillazione atriale che assumono digossina
(22 commenti)










































verapamil usato dagli AA.
Staremo a vedere....!
Ci fu però un periodo in cui si disse che rallentava l'insorgenza della nefropatia diabetica poi tutto ciò scomparve ( a parte il fatto che se si riduce la PA si rallenta comunque la progressione della nefropatia).
Speriamo che il buon vecchio verapamil questa volta riesca nell'intento.
Comunque l'orientamento al risparmio della beta cellula è la strada principe della ricerca sul Diabete, pertanto qualsiasi spunto è da approfondire.
Sarà interessante vedere come questa scoperta possa essere sviluppata ulteriormente e se il verapamil si confermerà come un farmaco efficace nel prevenire e migliorare il decorso del diabete.
A proposito, potete trovare i medicinali della migliore qualità a prezzi accessibili in una farmacia europea di successo e di fiducia: global-service247.com